Oggi, martedì 13 marzo 2007 dopo un corteo che si è snodato all’interno dell’Università Statale di via Festa del Perdono, un gruppo di studenti in risposta alla mancanza di spazi, ha deciso di riappropriarsi di un’aula.
Oggi l’università è sempre più un luogo vissuto dagli studenti in maniera passiva, limitata all’accumulare crediti attraverso lezioni frontali e al rincorrere i ritmi pressanti degli esami senza la possibilità di approfondire e condividere le conoscenze acquisite.
L’occupazione di un’aula parte dall’esigenza di aprire spazi che siano attraversati direttamente dagli studenti, creando confronto e dibattito, scardinando le logiche presenti all’interno dell’università.
Vuole essere uno spazio sempre aperto che mira a fare degli studenti i protagonisti attivi della loro formazione, creando incontri in maniera spontanea ed informale e favorendo in questo modo una più attiva e più ampia partecipazione di chi spesso si sente intimorito dalle dinamiche della burocrazia universitaria.
L’aula sarà strumento di diffusione culturale disponibile a tutti e sarà dotata di canali attraverso i quali ognuno potrà esprimere i propri progetti e la propria creatività.
Cominciamo noi.
Abbiamo intrapreso percorsi che per loro natura necessitano di uno spazio per aprirsi ed essere condivisi da tutti:
– infoshop: strumenti a disposizione per fotocopiare, masterizzare, connettersi; libreria mediateca di stampa alternativa, riviste, autoproduzioni, giornali; radio in streaming; traduzioni, inchieste, approfondimenti; incontri, proiezioni, presentazioni…
– videoinchiesta: indagine sulla condizione abitativa degli studenti a Milano, con creazione di video, dossier, interviste, materiale informativo e legale…
– gruppo comunicazione: sperimentazione di nuove forme comunicative…
Siamo presenti da un mese in università con banchetti e incontri, e con le prime iniziative abbiamo già iniziato a coinvolgere ragazzi e ragazze che portano il loro contributo culturale, artistico, musicale, partecipativo…
Da oggi l’aula comincerà ad essere presenza attiva e pulsante in università.
NON E’ TUTTO LORO QUELLO CHE LUCCICA
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