Questo non è un comunicato…

…nel senso che non è al participio passato, ma è la spiegazione di un presente, il nostro. 

Siamo i ragazzi che
l’anno scorso hanno occupato uno stabile di otto piani per
organizzarvi uno studentato (Volturno33), come risposta
all’indignazione crescente sul problema della casa a Milano, il
primo tra gli aspetti che rendono la vita in questa città
inaccessibile. Siamo gli stessi che a marzo avevano occupato un aula,
presto trasformatasi in infoshop, mediateca, libreria e quant’altro,
all’interno dell’università Statale di Milano, lanciando
un sasso nello stagno immobile di un ateneo vissuto solo di
passaggio.

 

Ancora una volta, di
fronte al grigiore ed all’alienazione fomentati da questa città,
abbiam deciso di prendere in mano il nostro tempo e di creare, dove
non ci sono, spazi di socialità, momenti di fuga dall’ansia
del quotidiano. Questa volta si tratta di una TAZ (temporary
autonomus zone), un breve ma intenso blitz all’interno della città,
uno squarcio di divertimento e socialità, un gradino verso il
corteo del 24 maggio. Rivendichiamo ancora una volta la pratica
dell’occupazione come metodo di sopravvivenza, l’autogestione
come dinamica decisionale. Rivendichiamo, anche oggi, il nostro gusto
per la vita.

Non ci arroghiamo il
potere di risoluzione rispetto ai mille volti del disagio che viviamo
in questa città, ma il diritto di gestire la nostra vita
davanti alle orecchie murate dei nostri interlocutori istituzionali.
Si tratta per noi di una questione di Esistenza, di riappropriazione
degli spazi per una vita pari ai nostri sogni.

Di fronte alle telecamere
ed ai pacchetti di prevenzione e sicurezza, all’arbitrarietà
in ostacolabile della polizia, al silenzio delle autorità
rispetto al problema della casa; di fronte alla chiusura degli spazi
sociali e dei luoghi di aggregazione, alla demonizzazione mediatica
di tutto ciò che facciamo, reagiamo semplicemente
occupandocene. Reagiamo creando dove non ci sono gli spazi per vivere
e divertirci, reagiamo denunciando e dando voce alla nostra rabbia,
reagiamo con la fatica e la gioia di chi costruisce il proprio tempo
con le sue mani.

Di fronte alle politiche
urbane e sociali cittadine, che preferiscono lasciar marcire immobili
enormi e case popolari per investire in architetture di vetro che
possano meglio far da vetrina alla “città del superficiale”,
di fronte alle feste delle autorità per aver vinto i soldi
dell’expo da sperperare nei grattacieli, noi altro non possiamo
fare che non ridare vita agli immensi vuoti che loro lasciano.

Così, questa TAZ
(temporary autonomus zone) potrà sembrare ai “ben pensanti”
un covo di aberrazioni di ogni specie, ma per noi resta quello che è:
uno spazio liberato, dove ci si può incontrare, divertirsi,
parlare, senza consumazioni obbligatorie o occhi meccanici sul collo.
Uno spazio che rivendica, di fronte alle orbe politiche della città,
la forza di cui siamo capaci, il nostro interesse politico, la nostra
voglia di socialità.

NON STAREMO AI MARGINI

24
MAGGIO MOBILITAZIONE CITTADINA PER IL DIRITTO ALLA CASA

25
APRILE SPEZZONE AUTONOMO IN CORTEO

1
MAGGIO MAY DAY MAY DAY

A
RIVEDERCI A PRESTO …


Asso.noblogs.org
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da via Novara,66 

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